Risotto di mare
Questo venerdì, al risveglio, il marito mi ha chiesto per la
sera un risotto con pesce. Era da un po’ che non lo proponevo in famiglia,
quindi mi sono detta perché no!
Dovete sapere che per me è meno impegnativo preparare un
risotto piuttosto che un piatto di
pasta, si perché ho un trucco …uso la
pentola a pressione.
Non scandalizzatevi, perché chiunque abbia assaggiato il mio
risotto non se ne è mai accorto. E voi che fate, lo mescolate per 15 minuti? Lo
sapete che fareste rabbrividire chef Cracco, lui, il risotto, non lo gira, ma
lo fa bollire, ovvero lo cuoce a fuoco vivo. Beh anche io non lo rimesto, e
dopo 4 minuti la magia è fatta.
Sono un pò gelosa della ricetta del risotto, perché me lo ha
insegnato mia madre e dopo che mi sono sposata, mi seguiva passo per passo
telefonicamente , perché la giusta quantità d’acqua è tutto per la riuscita di
un ottimo risotto all’onda. È un pò come il segreto del roastbeef di mia nonna,
c’è un ingrediente che fa la differenza, ma non sarà certo qui che vi svelerò
questo, per adesso parliamo di risotto.
Ecco per il risotto di mare, la scelta dei pesci la lascio
al caso, ovvero a quanto offre di fresco il mio bancone del pesce del mercato
del venerdì. Di sicuro non devono mancare i gamberi , talvolta ripiego sulle
mazzancolle, l’importante è che ci sia il carapace e delle teste, vi spiegherò
dopo il perché. Poi ci vuole della polpa di pesce, ideale senza lische e poi
calamari o totani che completano la consistenza.
Ma bando le ciance, iniziamo.
Ingredienti ( dosi per 3 px e ½)
. 250 gr riso Carnaroli
. 400 gr di pesce misto (gamberi, ciuffi di totani, totani,
palombella e merluzzo)
. cipolla, aglio, sedano, carota
. prezzemolo
. Brandy
. vino bianco
. burro
. dado vegetale
Procedimento:
Puliamo i gamberi , privandoli della testa e del carapace,
ma non buttateli via, metteteli in una pentola, con carota, cipolla e sedano e
ricoprite con acqua, mettete tutto sul fuoco , portate a ebollizione e quando
le verdure inizieranno a sfaldarsi, il vostro brodo per il risotto sarà pronto.
Considerate che per la quantità di riso indicato, avrete bisogno di circa mezzo
litro di liquidi , ovvero di brodo, se utilizzate la pentola a pressione. Ne
avrete bisogno di più se utilizzerete il metodo tradizionale.
In questo caso, i pesci cuoceranno a parte, sarà il solo
brodo ad insaporire il risotto, pesce e risotto si incontreranno solo a cottura
ultimata.
Prepariamo quindi il pesce:
Mettete a scaldare una bella padella larga, aggiungete un
filo d’olio e due spicchi d’aglio, dopo aver tolto loro la camicia e averli leggermente schiacciati. Fate
attenzione a imbiondire l’aglio, non deve bruciare. Non distraetevi perché appena
volterete loro le spalle, i disgraziati bruceranno e dovrete riiniziare tutto
da capo.
Togliete poi l’aglio e buttate nella pentola i pesci ,
attenzione ai vari tempi e modalità di cottura, i totani e i ciuffi, hanno
bisogno di fuoco vivace per poco tempo ,
i gamberi invece cuociono in pochissimo tempo, anche con il solo calore della
pentola. Per la polpa di pesce, fuoco medio/ forte. Nel mio caso ho messo ciuffi
e totani subito , a pentola rovente, dopo poco ho messo la polpa dei pesci
tagliata a cubotti, ho aggiustato di sale e a termine cottura ho buttato dentro
gamberi, ho messo il coperchio e spento il fuoco.
Ora dedichiamoci alla preparazione del risotto cotto in
pentola a pressione. Prendete la vostra fidata pentola a pressione, mettete due
noci di burro e fate sciogliere, intanto preparate un trito fino di cipolla.
Quando il burro è spumeggiante mettete la cipolla trita e fate rosolare e
appassire. Mentre con un mestolo
rimestate la cipolla, con l’altra mano dosate il riso e mettetelo in un bicchiere graduato ( dopo
capirete perché)e segnatevi il volume in ml. Un volta che la cipolla è pronta
versate il riso e fate tostare a fuoco vivo, preparatevi intanto il brandy e
del vino bianco vicino , perché appena il riso sarà tostato dovrete versare
due/ tre dita di brandy e circa mezzo bicchiere di vino bianco.
Fate sfumare bene, all’olfatto non dovrete
più sentire l’odore di alcol, ma solo il profumo del brandy e del vino.
Vi ricordate il bicchiere graduato e il consiglio di
segnarvi il volume occupato dal riso? Vi serviranno per misurare la quantità di
brodo per la cottura del riso. Il liquido dovrà essere, come minimo, il doppio
del volume del riso a cui aggiungerete circa 2 dl. Il liquido deve arrivare
almeno un dito sopra il riso. Purtroppo non posso essere precisa, perché non
tutte le pentole a pressione sono uguali, già non lo sono quelle della stessa
casa ma di volumi diversi; per esempio se uso quella da 3l dovrò usare in
proporzione più acqua rispetto a quanta ne servirebbe se usassi la pentola con
volume 6.5 l. Figuratevi che anche la tipologia di riso usata, modifica il
calcolo, in quanto i tempi di cottura variano.
Dovrete provare e riprovare
finché non troverete la quantità giusta; ricordatevi che è meglio abbondare,
farete ritirare il liquido dopo, piuttosto che stare scarsi se no si attacca e
brucia tutto ( in altra sede i consigli su come togliere il risotto incrostato
dalla pentola a pressione).
Ricapitolando, abbiamo fatto il soffritto, abbiamo tostato
il riso e lo abbiamo sfumato, ora versiamo il brodo preparato in precedenza,
rispettando il minimo di volume di liquido richiesto e ora mettiamo un dado
vegetale per dare salinità e un maggior
sapore, sbriciolatelo in modo da farlo sciogliere più velocemente , date una
bella rimestata a tutto e chiudete la
vostra pentola a pressione. Mandate in pressione e dal “ fischio” contate 4
minuti. Ormai conosco così bene le mie pentole a pressione che mi posso
permettere di portare a cottura il risotto a fuoco spento , in quanto tengono
molto bene la pressione.
Scaduto il tempo, sfiatiamo la pentola a pressione e mentre
scarica riscaldiamo il pesce , sfumandolo con un po’ di brandy. Solo quando ha
sfiatato completamente aprite il coperchio , e rimesto energicamente il tutto
(attenzione a quando aprite la pentola a pressione, non andateci sopra con la
facci, uscirà subio una nuvola di vapore che vi potrebbe ustionare) .All’apertura,
è normale trovare il riso sotto e il liquido non assorbito sopra, e sarà
proprio questo liquido a permettervi la mantecatura, senza aggiungere ulteriore
burro. Se vi sembra che il risotto sia ancora troppo morbido, accendete un
attimo il fuoco a fiamma viva e fate evaporare un po’. Aggiungete poi il pesce
,girando con delicatezza , cospargete di prezzemolo fresco tritato e lasciate
riposare un attimo.
Servite prestando attenzione che ogni commensale abbia la
stessa quantità e varietà di tipologie di pesce ( io ci rimango male quando non
trovo nel mio piatto un gambero o un ciuffo) e…
Buon appetito
PS: con questo metodo, potete usare anche altre tipologie di
riso, io ho provato anche con l’arborio, ma il mio preferito rimane il
carnaroli, sopporta molto bene la cottura in pentola a pressione.
Commenti